Nel 2011, in provincia di Bolzano, c’è stata qualche separazione in meno (657 contro le 734 dell’anno precedente) ma qualche divrozio in più (547 contro 505). I dati sono emersi ieri mattina in una conferenza stampa dell’Asdi.
BOLZANO 31 marzo 2012 – Conferenza che era però centrata su altri dettagli del tema separazioni: il problema di alloggi per i genitori costretti a lasciare casa senza interrompere il loro ruolo di genitori, la mancanza di una legge che li agevoli in quest’impresa. Elio Cirimbelli, direttore del Centro Asdi, ha denunciato lo stato di stallo dell’accordo che aveva portato l’Ipes ad ospitare cinque genitori separati, dentro un progetto ora sospeso. Nel senso che la richiesta dell’Asdi oggi è di ottenere alcuni alloggi che l’Ipes libera («ogni mese si liberano una ventina di miniappartamenti»), possibilmente grazie a una legge provinciale che ora manca e che potrebbe ispirarsi a quella appena varata in Lombardia.
Con Cirimbelli c’erano Herbert Denicolò responsabile del MIP, Giovanni Paolucci responsabile provinciale dell’associazione nazionale “Figli per sempre” e Paolo Valt che ha ideato su facebook un forum per padri separati che ha ormai 110 iscritti. E che racconta: «Mia moglie è rimasta a Bolzano con i nostri due figli, ma ho il problema della casa: quando ci siamo separati, mi sono visto costretto a ritornare a casa dei miei genitori. E il disagio più grande è stato quello di dover ospitare lì anche i miei figli, quando possono stare con me. Che cosa consiglierei a chi deve affrontare una separazione? Prima di tutto di non ingaggiare lo stesso avvocato della moglie». Lei ha aperto un forum su facebook. «Si chiama Padri Separati e l’ho aperto quando mi sono sentito solo con il bisogno di parlare con qualcuno che condividesse il mio problema. Ed è stata una scoperta. Ci sono iscritti da tutt’Italia e ci scambiamo consigli ed esperienze».







